Immagine corporea in adolescenza
Il periodo dell’adolescenza è caratterizzato da una serie di cambiamenti fisici, cognitivi e psicologici che pongono l’adolescente dinanzi molteplici sfide.
L’adolescente si pone dinanzi sfide importanti: la costruzione della propria identità personale e sessuale, la separazione dalle figure genitoriali, la nascita di nuovi obiettivi e desideri legati a una nuova forma di progettualità.
Tra i compiti evolutivi più rilevanti e difficili vi è la costruzione di una nuova rappresentazione del proprio corpo. Si è dinanzi un corpo nuovo, non ancora adulto ma neppure bambino. Tali cambiamenti vanno accettati ma, soprattutto, interiorizzati in modo adeguato all’interno di una nuova immagine corporea (insieme di credenze e percezioni collegate al proprio corpo includendo convinzioni, sentimenti e comportamenti). Frequentemente accade che tali cambiamenti non vengano vissuti positivamente. Basti pensare che il tasso di insoddisfazione circa il proprio corpo in adolescenza è compreso nelle ragazze tra il 57 % e 84 % mentre nei ragazzi tra il 49 % e l’82%.
Influenze
Molte sono le cause che possiamo identificare. Per comodità le raggruppiamo in variabili sociali e culturali (gruppo dei pari, genitori e media). Senza sottovalutare il ruolo della famiglia, a mio avviso possiamo considerare di entità maggiore il ruolo del gruppo dei pari e dei social media. Non a caso, durante l’adolescenza, le amicizie rivestono un ruolo importantissimo tanto da divenire il principale punto di riferimento dell’adolescente. È con il gruppo dei pari che vengono condivise paure, desideri, aspirazioni e che si fronteggiano le sfide quotidiane legati ai cambiamenti di sviluppo tipici e, in alcuni casi, non tipici di questo periodo.
Con l’avvento di internet e dei social media, a cui i nostri adolescenti sono tanto legati, è iniziata una nuova era. Ora il confronto sociale, soprattutto il confronto upward (confronto me stessæ con persone che considero più attraenti e/o desiderabili), avviene sui social. Sugli stessi social che veicolano ideali, canoni e modelli di bellezza irraggiungibili.
Ora, fermati un momento.
Prova a pensare: tali ideali potrebbero scalfire meno un adulto ma in un adolescente, che sta oltretutto vivendo un periodo di sviluppo del proprio corpo, che effetti potrebbero avere?
Sicuramente, non parliamo di effetti positivi.
Gestione dell’apparenza
I comportamenti di gestione dell’apparenza sono tutti quei comportamenti che mettiamo in atto per modificare il nostro aspetto esteriore (abbigliamento, makeup, accessori etc).
Da uno studio (Kim & Kang, 2015) è emerso che tali comportamenti vengono messi in atto in misura maggiore nel momento in cui la persona sperimenta uno stato di insoddisfazione corporea.
Ora, potresti pensare: cosa c’è di male se voglio essere più bellæ? Assolutamente nulla!
Ma, non è detto che un adolescente metta necessariamente in atto comportamenti di gestione dell’apparenza in maniera funzionale e adattiva. Se pinto dalla pressione sociale e, casomai, se presente un livello elevato di insoddisfazione verso il proprio corpo, potrebbe mettere in atto comportamenti disadattivi.
Pensa, dallo studio emerge che i comportamenti disadattivi (nel senso di dannosi per se stessi) maggiormente messi in atto sono legati ai disordini alimentari.
Specchi distorti
Allora, vien da chiedersi: l’immagine che vedo allo specchio da dove deriva se non da influenze esterne che mi portano a credere che il mio corpo non sia abbastanza bello, magro, longilineo e così via.
I social media hanno un impatto considerevole su di noi e veicolare ideali di bellezza troppo distanti dalla realtà aumenta la probabilità di sperimentare malessere e di mettere in atto comportamenti di gestione dell’apparenza disadattivi.
Bibliografia
Kim, J, Kang, J.Y.M, (2015). Investigation of the role of proximity of clothing to self anticipating risky appereance management behaviours. International Journal of Fashion Design Technology and Education, Volume 8, Issue 3, pp: 235-242
Daters, C. M. (1990). Importance of Clothing and Self-Esteem Among Adoles- cents. Clothing and textiles research journal, 8(3), 45-50.